Non è per me!
Ricordo ancora il mio sconforto nei diversi confronti con i miei genitori quando alla soglia della maturità esprimevo la mia potenziale incapacità di portare a termine un percorso di studi universitario.
Ma ricordo soprattutto il loro processo di incoraggiamento affinché io potessi acquisire sicurezza e coraggio per affrontarlo davvero.
E così è stato.
Una sfida vinta che mi ha donato la consapevolezza ma soprattutto ha aperto le porte al mio perché.
E in questi ultimi giorni, mentre mi accingevo a preparare un mio contributo, è stato un pensiero costante.
È proprio questo che voglio raccontarti oggi: un’esperienza in cui ho parlato di evoluzione, ma che ha coinvolto in maniera forte anche la mia.
Ecco perché ci tengo a condividerla con te.
Si, perché ho rifatto il mio ingresso in Ateneo, ma dall’ingresso tanto temuto. Quello dei docenti.
Per portare in aula, in una lezione di “Teorie e tecniche di branding e communication management” del prof. Michelangelo Iossa (Facoltà di Scienze delle Comunicazione dell’Università Suororsola Benincasa di Napoli), un caso studio su cui ho lavorato e sto lavorando da qualche anno.
Il Rebranding Baiano.
Un esempio puro di evoluzione aziendale ed espressione chiara di intelligenza imprenditoriale nel comprendere come la storia da sola non basta per vincere il presente. Ma essa va tradotta e comunicata in modo coerente ma soprattutto contemporanea.
Un pensiero costante…
Come tante esperienze vissute negli ultimi anni l’ho accolta con estremo entusiasmo, ma con quella dietrologia che mi ha donato, qualora ce ne fosse stato bisogno, quanto è davvero meraviglioso vivere per e con un perché forte.
Allora ecco che la preparazione a questa lezione è stata un tumulto di emozioni, perché pensarmi al cospetto di ragazzi davvero curiosi e “affamati” di conoscenza mi ha reso felice.
Felice di poter trasmettere un pezzo di me e magari quel coraggio e quel credere in sé stessi che è stato l’unico vero ostacolo di quel Giacomo liceale.
Poi c’è tutto il percorso che mi ha condotto in quell’aula, ogni tappa è un mattoncino in più nella costruzione di me stesso.
Una storia di coraggio e perseveranza, ma soprattutto ambizione.
E proprio quando leggo domande tipo “Cosa avresti voluto che ti avessero detto venti anni fa per accelerare il tuo percorso?” io stento a trovare una risposta.
Non perché tutto sia filato liscio, anzi. Anche con un ritardo forse a tratti evitabile.
Ma ho amato sempre il mio processo, con tutte le sue difficoltà.
Ma soprattutto ho lasciato che la creatività desse voce step by step al mio vero io!
Il dono.
Se quei ragazzi si ricorderanno di me grazie al mio perché espresso durante quella esposizione di ieri, allora potrò dire di avere tutto l’oro del mondo in tasca.
Ricorda sempre, costruire un brand è una missione quotidiana che richiede passione e dedizione, esserlo è responsabilità morale.
Ed ecco perché costruirlo richiede quella spinta che ti porta a svegliare ogni giorno cinque minuti prima al mattino!
Ieri ho vissuto un qualcosa di unico!
Io, il mio passato, ciò che sono, ma soprattutto ciò che ho donato!
Era solo un “Non è per me”.
Ma ho imparato che il coraggio può trasformare ogni sfida.
“Serve vino e coraggio. Soprattutto ci vogliono buoni compagni di viaggio”, canta Ligabue.
Tu sei pronto a vivere la tua trasformazione?
Se vuoi, da buon Esploratore, ci sono!
Clicca qui per scoprire il progetto completo del rebranding Baiano.